Manierismo nordico

Bartholomeus Spranger, Ercole, Deianira e Nesso, 1580-85

Il Manierismo nordico o Manierismo settentrionale è la forma del Manierismo che si trova nelle arti visive a nord delle Alpi nel XVI e all'inizio del XVII secolo.[1] Stili in gran parte derivati dal Manierismo italiano furono trovati nei Paesi Bassi e altrove intorno alla metà del secolo, specialmente l'ornamento manierista in architettura; questo articolo si concentra su quei tempi e luoghi in cui il Manierismo nordico generò il suo lavoro più originale e distintivo.

I tre centri principali dello stile furono in Francia, specialmente nel periodo 1530-50, a Praga dal 1576 e nei Paesi Bassi dagli anni 1580 – le prime due fasi guidate moltissimo dal mecenatismo reale. Negli ultimi 15 anni del secolo, lo stile, che ormai stava diventando superato in Italia, era diffuso in tutta l'Europa settentrionale, propagato in gran parte attraverso le stampe. Nella pittura, tese a ritirarsi nel nuovo secolo, sotto la nuova influenza di Caravaggio e del primo Barocco, ma nell'architettura e nelle arti decorative, la sua influenza fu più sostenuta.[2]

  1. ^ Le diverse definizioni di ciò che costitituiva il Manierismo italiano sono tristemente note, e hanno un effetto a cascata nel definire le versioni nordiche. Ai fini di questo articolo, il termine è usato in senso ampio nel senso enunciato in Shearman (pp. 15-32 in particolare), benché in un senso alquanto più vasto quando si discute di ornamento. Vedi Smyth, e specialmente la sua Introduzione di Cropper per un resoconto dei diversi modi in cui il termine è stato usato dagli storici dell'arte.
  2. ^ Vedi, ad esempio, Simon Jervis, Printed Furniture Designs Before 1650, Furniture History Society, 1974.

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